Data pubblicazione 22 Maggio 2020

Decreto Rilancio: le possibili novità per Iscritti ENPAP

 

Aggiornamento al 22/05/2020

È stato pubblicato nella notte del 19 maggio in Gazzetta Ufficiale il Decreto Rilancio (GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Supplemento Ordinario n. 21).

Per poter procedere con l’erogazione dell’indennità Covid-19 per i mesi di aprile e maggio è ora necessario attendere l’adozione del Decreto Interministeriale attuativo delle misure in favore dei liberi professionisti iscritti alle Casse e solo allora sarà possibile per ENPAP:

  • fornire le istruzioni con i requisiti per accedere all’indennità Covid-19 per il mese di aprile e le modalità di presentazione delle domande;
  • pubblicare il Bando straordinario per lo Stato di Bisogno in favore degli Iscritti in grande difficoltà che non sono stati in alcun modo tutelati dai Decreti.
Ogni aggiornamento sarà comunicato tempestivamente.

L’Ente non dispone al momento di ulteriori informazioni per cui chiediamo gentilmente di attendere specifiche indicazioni da parte dell’Ente e di non inviare email con richieste di chiarimenti sulle indennità Covid-19 per i mesi aprile e maggio.

Nell’attesa dell’uscita del Decreto attuativo, vediamo quanto riportato nel Decreto Rilancio e di particolare interesse per gli Psicologi iscritti all’Ente.

L’art. 78 del Decreto Rilancio modifica in parte quanto riportato all’art. 44 del precedente Decreto rispetto all’istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza in favore dei professionisti danneggiati dal Covid-19.

La modifica prevede:

  • il riconoscimento anche per i mesi di aprile e maggio 2020 dell’indennità per il sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria;
  • il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze dovranno adottare nei prossimi giorni uno o più decreti per definire i criteri di priorità e le modalità di attribuzione dell’indennità;
  • ai fini del riconoscimento dell’indennità Covid-19, i soggetti titolari della prestazione, alla data di presentazione della domanda, non devono essere in alcuna delle seguenti condizioni:
    – titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
    – titolari di pensione.
  • l’abrogazione dell’art. 34 del Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23 e di conseguenza l’accesso all’indennità anche a coloro che risultano iscritti a più Enti previdenziali.

Con l’art. 75 è stato invece chiarito che l’indennità Covid-19 è cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità, mentre rimane confermata l’incumulabilità con la pensione di invalidità.

Sono poi presenti nel Decreto Rilancio diversi articoli per i quali come Casse di Previdenza Private e come professionisti sono già stati chiesti chiarimenti, anche attraverso la voce dell’AdEPP, e per i quali si attendono urgenti chiarimenti o rettifiche ossia:

  • l’esclusione per i Professionisti iscritti agli Enti di diritto privato di previdenza obbligatoria dal Contributo a fondo perduto (art. 25);
  • l’incompatibilità tra due disposizioni del Decreto Rilancio, dove un primo articolo (art. 78) rifinanzia il Fondo anche per i mesi di aprile e di maggio mentre l’art. 86 rende l’indennizzo già erogato nel mese di marzo incompatibile con quello dei mesi successivi.

Clicca QUI per leggere il comunicato AdEPP.

 

Il tanto atteso “Decreto Rilancio”, che contiene svariate misure per la gestione del Paese nei prossimi mesi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.


INDENNITÀ COVID-19

L’art. 81 del Decreto, prevede un aumento dello stanziamento effettuato per il mese di marzo. Vengono destinati ulteriori 650 milioni di euro ai Professionisti iscritti agli Enti di Previdenza. L’aumento pare importante, ma potrebbe non essere sufficiente nel caso di un atteso aumento del numero di domande che saranno presentate.

La suddivisione di questi nuovi fondi sarà per coprire le indennità per i mesi di aprile e maggio, che saranno di 600 euro.

Deve essere chiaro che le indennità non saranno distribuite immediatamente, ma solo dopo che i Ministeri avranno definito “i criteri di priorità e le modalità di attribuzione” attraverso appositi decreti.

Su tali decreti ENPAP e gli altri Enti di Previdenza continueranno a portare le esigenze dei propri Iscritti, nel tentativo di modellare gli aiuti nel modo migliore. Non possiamo garantire di ottenere tutti i risultati che desideriamo, ma possiamo garantire un’azione energica a difesa dei nostri professionisti e delle loro famiglie.

Il nuovo Decreto agisce parzialmente sulle esclusioni che hanno caratterizzato l’indennità di marzo: sono esclusi solo i professionisti che sono anche lavoratori dipendenti a tempo Indeterminato e i titolari di pensione.


I PENSIONATI CHE LAVORANO E GLI ALTRI ESCLUSI
I nostri pensionati sono i grandi esclusi da questi aiuti e da quello precedente.
 Abbiamo cercato in ogni modo di rappresentare che molti dei nostri pensionati sono costretti a lavorare perché percepiscono pensioni esigue a causa del metodo contributivo a cui sono stati assoggettati fin dalla fondazione del nostro Ente.

Sono, anche loro, lavoratori danneggiati dall’azione del Governo diretta a tenere sotto controllo la pandemia. Il loro risarcimento, come per tutti gli altri lavoratori, deve essere a carico della collettività la cui salute è stata salvaguardata dalle misure di contenimento.

Prendiamo atto che questo messaggio non è stato considerato. Faremo da soli. Aiuteremo i nostri pensionati e tutti gli altri che risulteranno esclusi dai provvedimenti risarcitori del Governo attraverso la nostra solidarietà di categoria, con bandi di assistenza dedicati.

Garantiremo una tutela sostanziale in base al danno ricevuto e alla situazione economica di ognuno, così da valorizzare al meglio le risorse – comunque limitate – della nostra comunità professionale.


IL PIANO DI REAZIONE ALLA PANDEMIA DI ENPAP
ENPAP attiverà, in ogni caso, il proprio piano di sostegno dedicato agli Psicologi iscritti.

Il nostro piano di reazione alla pandemia e alle misure prese per il suo contenimento prevede una serie di interventi assistenziali (Stato di Bisogno, Indennità di Malattia, TCM), con finalità risarcitorie per il danno subito a vantaggio della collettività, ed interventi di sviluppo, (Borse di Studio, Borse Lavoro) tesi a prendere la strada del rilancio della professione cogliendo l’occasione della crisi per valorizzare le competenze della nostra categoria professionale.

La prima tranche di interventi assistenziali (già potenziati con il bando mensile dell’indennità di malattia, il nuovo bando mutui, la TCM), sarà integrata da bandi ordinari e straordinari per Stato di Bisogno, che dedicheremo agli Iscritti in maggiore difficoltà ed ai pensionati. Il bando straordinario di Stato di Bisogno risarcitorio per i pensionati sarà pubblicato sul sito ENPAP non appena disponibile il Decreto Interministeriale attuativo al fine di consentire una corretta individuazione della platea degli esclusi.

Il Consiglio di indirizzo generale ha poi approvato, nel corso dell’assemblea della scorsa settimana, il nuovo provvedimento per le Borse Lavoro di ENPAP, proposto dal Consiglio di amministrazione con uno stanziamento molto importante. Siamo ora in attesa della necessaria (e speriamo celere) approvazione da parte dei Ministeri del Lavoro e delle Finanze: dobbiamo aspettarne i nulla osta per poter utilizzare questo intervento di sviluppo, che vuole essere un potente motore per il rilancio della nostra professione.

Il sito istituzionale e lo spazio informativo dedicato, “SERVIZI PER TE > Sezione Covid-19″, costituiranno la fonte ufficiale di informazione agli iscritti.

Le informazioni saranno di volta in volta comunicate anche attraverso la News pubblicate sul sito, sulla Pagina Facebook e le newsletter inviate via mail.

Ricordiamo a tutti gli Iscritti di aggiornare il proprio indirizzo mail nella sezione Anagrafica dell’Area Riservata.