Data pubblicazione 12 Aprile 2020

Lettera del Presidente | Pasqua 2020

Care Colleghe, Cari Colleghi,

la situazione drammatica che sta avvilendo il nostro Paese e molti altri nel mondo ricade inevitabilmente anche su noi Psicologi. Oltre alla preoccupazione per la salute nostra e dei nostri familiari, anche noi facciamo i conti con la riduzione o la scomparsa, da un giorno all’altro, del lavoro. Come tutti, affrontiamo l’incertezza per il futuro e chiediamo aiuto per superare questa tragedia.

Il Governo sta cercando, con una serie di Decreti emergenziali, di fronteggiare una situazione in continuo divenire ma non sempre questi provvedimenti risultano efficaci per tutti.

Come penso saprai, insieme agli altri Enti di Previdenza abbiamo dovuto insistere perché venisse riconosciuto anche ai professionisti il diritto a ricevere, come tutti gli altri lavoratori, l’indennità pubblica da 600 euro per il mese di marzo.

INDENNITÀ STATALE DI 600 EURO

Dal 1° aprile abbiamo aperto la procedura per presentare le domande. Fino ad ora ne sono pervenute oltre 36.000, che gli Uffici hanno analizzato una ad una. Eravamo dunque pronti per le prime erogazioni, ma nel frattempo, il 9 aprile, un nuovo Decreto Legge ha cambiato le regole in corsa, non permettendoci di procedere. Dovremo attendere i necessari chiarimenti normativi e questo purtroppo rallenterà l’erogazione delle indennità.

Dall’indennità di 600 euro sono escluse ingenerosamente categorie intere di nostri Iscritti, che non sono meno portatori di bisogno di altri: pensionati, persone che hanno difficoltà a certificare reddito nel 2018, liberi professionisti che però svolgono anche un’altra attività lavorativa, sia pur molto limitata.

Stiamo insistendo per ottenere la rimozione di queste disparità di trattamento. Sembra esserci spazio, perché Governo e Parlamento stanno ancora mettendo a punto le norme. Stiamo lottando per raggiungere il miglior risultato possibile assieme a tutte le altre Professioni, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di unità.

Non è semplice farsi ascoltare, ma continuiamo a portare con forza la voce degli Psicologi.

INIZIATIVE DIRETTE DI ENPAP

Al momento, ENPAP può erogare aiuti unicamente con le regole e le forme già esistenti, perché l’iter di autorizzazione di nuove modalità richiede, da sempre, un tempo di 10-12 mesi. Se queste tempistiche sono adatte in periodi di normale attività, sono del tutto intempestive in questo momento straordinario.

L’Ente mette a disposizione le proprie forme di tutela, fondate sulla solidarietà di categoria, potendo contare sul Fondo di Assistenza che complessivamente ammonta a circa 10 milioni di euro.

Stiamo adeguando quindi, al meglio possibile, le forme di assistenza già esistenti per cercare di adattarle alla realtà attuale.

Abbiamo reso mensile il bando per l’Indennità di Malattia, così da essere più rapidi nell’aiutare i Colleghi che in questo periodo si ammalano o sono posti in isolamento o quarantena con certificazione medica.

Il nuovo bando per il contributo sugli interessi dei mutui per la prima casa o lo studio sarà pubblicato subito dopo Pasqua. Questo permetterà agli Iscritti titolari di mutuo di ricevere presto il rimborso degli interessi pagati nel 2019.

Abbiamo potenziato l’Indennità per Stato di Bisogno, portando il fondo da 100.000 a 1 milione di euro. Si tratta di una forma di aiuto normalmente utilizzata per situazioni eccezionali e di grande difficoltà. Adatteremo i bandi così da dare tempestivo sollievo alle situazioni di estrema sofferenza economica.

Inoltre – e fino a che le leggi lo consentiranno – sono sospesi i pagamenti verso l’Ente.

Siamo consapevoli che lo sforzo basato sulla solidarietà di categoria attraverso ENPAP non può essere sufficiente ad affrontare questa crisi senza precedenti. È fondamentale l’aiuto dello Stato anche per noi. Ne abbiamo diritto come gli altri cittadini e come ENPAP lo ribadiremo con energia in tutte le sedi.

Trovi informazioni sempre aggiornate sulla situazione di emergenza nella sezione SERVIZI PER TE>SEZIONE Covid-19 del sito dell’Ente.

Contatteremo direttamente tutti gli interessati se ci saranno modifiche da apportare alle domande già presentate.

Ti chiedo quindi, cortesemente, di attendere comunicazioni dall’Ente e di non inviare richieste non strettamente necessarie per evitare di rallentare gli interventi di aiuto ai Colleghi in difficoltà.

Con l’augurio che le nostre famiglie restino il più possibile protette e che questa trasformazione, per quanto dolorosa, possa essere presto superata e farci crescere come collettività, ti saluto anche a nome dei Consiglieri e del Personale di ENPAP.