Data pubblicazione 18 Aprile 2020

Lettera del Presidente | Aprile 2020 – Aggiornamento

Care Colleghe, Cari Colleghi,

vi scrivo, a distanza di una settimana dalla precedente comunicazione, per raccontarvi gli ultimi aggiornamenti di ENPAP in tema di Indennità Covid-19.

AVVIATA L’EROGAZIONE DELLE INDENNITÀ COVID-19

A partire dal 16 aprile 2020, sono iniziati i bonifici in favore dei Professionisti iscritti agli Enti di Previdenza dei professionisti, fra cui ENPAP.

Al momento in cui scrivo, il nostro Ente ha mandato in pagamento 4.000 bonifici in favore degli Psicologi. Si proseguirà a ritmo costante fino a quando saranno disponibili i fondi che lo Stato ha stanziato (Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020).

I bonifici saranno eseguiti in ordine cronologico di arrivo delle domande, come indicato dai Decreti Legge emessi dal Governo.

Potranno essere messe in pagamento le domande complete della documentazione richiesta e integrate dalla necessaria dichiarazione di esclusività di iscrizione all’ENPAP, prevista dall’art. 34 del Decreto Legge n. 23/2020.

Vi invito quindi – se non già fatto – a integrare quanto prima la domanda sulla base di queste ISTRUZIONI TECNICHE.

Dal momento che l’ENPAP è stato chiamato dal legislatore semplicemente ad erogare l’indennità sulla base di norme e di stanziamenti a valere sul bilancio dello Stato e, dunque, non ha alcuno spazio di autonomia decisionale o interpretativa, faccio presente che solo alle strutture dei Ministeri è demandata l’attività di chiarimento o di migliore interpretazione delle previsioni normative da essi adottate.

Il tempo limite previsto dai Decreti per presentare nuove domande o integrare con la dichiarazione aggiuntiva quelle già presentate è il 30 aprile 2020. Oltre quella data, la procedura si spegnerà e le domande incomplete saranno nulle.

 

LE OMBRE DELL’INDENNITÀ: SOLLECITATI CHIARIMENTI AI MINISTERI E
PRESENTATA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Come saprete, l’indennità Covid-19 fa parte degli aiuti che lo Stato ha previsto per tutti i lavoratori italiani con il Decreto Legge 18/2020 “Cura Italia”.

Inizialmente i professionisti con Ente di Previdenza di categoria ne erano esclusi.

Gli Enti di Previdenza, attraverso la propria associazione (AdEPP) hanno chiesto che anche i propri iscritti – lavoratori e cittadini come tutti gli altri – venissero inclusi.

È stato quindi ottenuto – dopo un lungo negoziato – che ai professionisti fosse dedicato uno stanziamento esclusivo di 200 milioni di euro (Art. 44 del Decreto Legge n. 18/2020; Decreto Interministeriale 28/03/2020).

Gli Enti di Previdenza sono stati anche chiamati ad anticipare le indennità per i propri iscritti (con impegno dello Stato a restituire le cifre cosi versate) e a raccogliere le domande a partire dal 1° aprile 2020.

Tuttavia, il 9 aprile, quando gli Enti di Previdenza avevano già raccolto decine di migliaia di domande, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo Decreto Legge, non concordato con gli Enti di Previdenza, che ha modificato in corsa i requisiti per ricevere l’indennità, introducendo una nuova restrizione (art. 34 del Decreto Legge, il n. 23/2020).

La combinazione finale dei diversi Decreti ha creato una situazione non certamente ottimale. I criteri risultanti escludono – di fatto – alcune migliaia di persone che hanno gli stessi bisogni e difficoltà degli altri.

Siamo turbati per l’esclusione dei pensionati in attività, delle persone che svolgono faticosamente un doppio lavoro, dei neo-professionisti che non sono nelle condizioni di autocertificare un reddito nel 2018. Vengono escluse perfino alcune categorie di pensionati per invalidità.

In particolare, l’ultimo Decreto Legge ha introdotto l’ulteriore criterio di essere “iscritti in via esclusiva” all’Ente a cui si presenta domanda (art. 34 Decreto Legge n. 23/2020). Una definizione di difficile interpretazione perché – ad esempio – per molte gestioni INPS non è prevista una vera e propria iscrizione/cancellazione.

ENPAP sta continuando, insieme agli altri Enti di Previdenza, a chiedere criteri meno restrittivi e più chiari nonché istruzioni operative precise ai Ministeri.

In questi giorni è stata perfino presentata una prima interrogazione parlamentare al Senato, indirizzata al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, su questa vicenda.

È comunque obbligo dell’ENPAP rispettare i Decreti ad oggi vigenti e proseguire la raccolta delle domande e l’erogazione delle indennità applicando i rigidi criteri che impongono.

Non possiamo che augurarci che la drammatica situazione sociale ed economica conseguente alla pandemia di Covid-19 si avvii ad un inizio di normalizzazione ma siamo consapevoli che i mesi a venire saranno complicati per tutti. Per questo, ENPAP sta programmando un piano di aiuti di medio periodo con fondi propri per sostenere gli Iscritti in maggiore difficoltà.

Per farlo nel modo più tempestivo potremo utilizzare le forme di assistenza già presenti attraverso bandi dedicati e stanziamenti specifici. Sono inoltre sempre presenti – nella sezione SERVIZI PER TE – le forme di assistenza che compongono il welfare per gli Psicologi.

Sarà mia premura comunicare ogni nuovo aggiornamento attraverso il sito istituzionale dell’ENPAP, la pagina Facebook e le newsletter periodiche.